Quali sono le tendenze del mercato immobiliare?

Quali sono le tendenze del mercato immobiliare?

Che sia stato un anno del tutto particolare è evidente. La vita di tutti noi è cambiata nel giro di poche settimane, abbattendo molte certezze e ponendoci di fronte a nuove abitudini.

Lavorando da oltre vent’anni nello stesso ambito (o per meglio dire, “nella stessa piazza”) le novità che hanno travolto il mercato immobiliare non mi sono certo sfuggite.

La mia analisi non vuole essere tanto quantitativa (ne parlerò a breve nel paragrafo inerente al rapporto di Nomisma), quanto qualitativa. Le famiglie italiane infatti hanno completamente stravolto il loro modello abitativo.

I cambiamenti portati dalla pandemia hanno premuto l’acceleratore su una trasformazione digitale che ha caratterizzato tutto il mercato lavorativo, nessun settore escluso.

È innegabile che prima della pandemia la casa fosse vista solo come un “nido” nel quale ritirarsi a sera tarda, dopo l’aperitivo in Corso Como o l’ultima mail programmata alle 21.00 negli uffici più alti dei palazzi di City Life. E questo, a Milano, era sicuramente ancor più evidente che in altre città.

Nel bene e nel male, lo smart working ha invece imposto a quasi tutti noi di ripensare e rimodulare le nostre esigenze abitative. In molti si sono trovati ad affrontare importanti call direttamente dalla cucina di casa, auto-imponendosi una concentrazione quasi impossibile tra i profumi della pizza fatta in casa e dei risotti (lungi da me entrare in questa sede nell’eterna disputa degli ingredienti del vero risotto alla milanese).

Non stupisce infatti, in quest’ottica, che una rinnovata fiducia verso il futuro abbia portato tantissime famiglie a ridisegnare il concetto di casa, allargando gli ambienti e predisponendo situazioni abitative modulabili nelle quali l’accento sia posto anche agli spazi personali.

Ma non solo di dimensioni si parla. Questa trasformazione nel mindset ha influito direttamente anche sulla ricerca di immobili che abbiano possibilità abitative esterne. Balconi, terrazzi, giardini, poggioli non sono più visti come ripostiglio per vecchie scarpiere o come refugium peccatorum per il malcapitato fumatore. Oggi uno sfogo esterno (anche piccolo) è un’esigenza che difficilmente possiamo mettere a tacere.

Certo, è innegabile che le soluzioni abitative nel centro di Milano che rispecchino i due requisiti suddetti di dimensione e spazi esterni, abbiano un prezzo di mercato che mal si concilia con l’esigenza di risparmio che molte famiglie italiane hanno percepito in quest’ultimo anno.

Ecco quindi che in quest’ottica torna a vivere, in maniera sempre più significativa, la zona periferica. Milano città non è l’unica soluzione abitativa. Anche se la domanda in zona è rimasta invariata (dettata per lo più dalla presenza di acquirenti con reddito medio-alto e da esigenze di investimento), la periferia ha avuto un notevole exploit di richieste, soprattutto nelle zone meglio servite in termini di collegamenti ed esercizi commerciali.